Avete mai visto una piazza che ride? Io, sì.

Domenica……Settembre la nostra bella piazza Vittorio Emanuele II, l’austera piazza medioevale, il cuore del nostro paese e della nostra storia, l’abbiamo vista ridere d’allegria.

Elda Lanza

 

La festa non era di alabarde e di bandiere, di cavalieri e d’arme, ma di gioventù. La nostra bella gioventù sportiva che si esibiva in piazza, senza clamore ma con i gesti scelti dallo sport praticato. Una palestra ben organizzata per alcune esibizioni di karaté, all’ombra della torre. Ragazzi e ragazze, dai più grandi già esperti ai più piccoli già impegnatissimi a superarsi, nel ritmo dei gesti perfetti. Come si può non ammirare uno sport che nasce sul principio che lo spirito viene prima della testa?

E quello spirito, domenica, l’abbiamo sentito, quasi palpabile in tutti noi che eravamo lì.

Belli e potenti – e anche bravi – i ragazzi del basket; furiose e allegre le ragazze della pallavolo. E i piccini con il tennis in miniatura e il gioco delle bocce, con l’apporto e l’invidia dei nonni in panchina. Bello e difficile il percorso di pattinaggio in linea, anche per i più piccoli e i principianti amorevolmente accuditi dai maestri.

Stavamo tornando a casa quando a un tratto, di fronte a un folto pubblico di genitori,  sul palco in piazza è scoppiata la danza, la ginnastica ritmica, la bellezza e la grazia.

Bellissima domenica, da ripetere. Hanno persino allestito un forno che offriva focacce squisite e una birreria artigianale. Peccato andarsene. Con quella allegria nel cuore.

 

 

 

 

 

 

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