Numerosi Castelnovesi hanno partecipato domenica 22 Gennaio ad una giornata di cultura e svago a Torino organizzata dal Cantiere Cultura, con la collaborazione dell’Agenzia Dimensione Futuro: l’occasione è stata la visita alla mostra “Henri de Toulouse-Lautrec, La Belle Epoque”.

Paola Pisa

All’esposizione di Palazzo Chiablese, interamente dedicata alla produzione grafica eccentrica, ricercata e innovativa del celebre artista parigino, erano presenti oltre 170 opere provenienti dalla Collezione dell’Herakleidon Museum di Atene. Le opere tra cui litografie a colori, manifesti pubblicitari, disegni a matita e penna, grafiche promozionali ed illustrazioni esposte in dieci sezioni; le prime quattro ci hanno immediatamente riportati nell’atmosfera spensierata e libertina, delle ballerine, dei café chantant e dei cabaret di Montmartre della Parigi di fine Ottocento, riconoscibili attraverso i celebri protagonisti delle notti parigine: Aristide Bruant con la sua sciarpa arancione, Jane Avril ritratta in pose sgangherate, Yvette Guilbert con i suoi lunghi guanti neri. Al di là dei soggetti, ciò che colpisce della produzione di Lautrec è la composizione di queste grandi opere, semplici e caratterizzate da grandi campiture monocromatiche, decisamente all’avanguardia rispetto ai suo contemporanei. Altrettanto interessanti le sezioni dedicate ai Cavalli, animali amati e dipinti da Lautrec, I disegni, Le collaborazioni editoriali, Gli amici intellettuali ed infine la sala dedicata alla raccolta Elles, un insieme di opere che raccontano in modo spontaneo, genuino e delicato il lato più intimo della quotidianità delle ragazze che animavano le notti di Montmartre con i loro balli ed i loro corpi. Nelle ore centrali della giornata il clima mite ci ha permesso di fare una piacevole passeggiata nel centro della città e di assaporare qualche specialità piemontese nei celebri Caffè Storici di Piazza Castello e Piazza San Carlo.

 

 

 

La nostra preparatissima guida ci ha inoltre fatto scoprire la Real chiesa di San Lorenzo, voluta dai Savoia, ubicata sul lato nord-ovest di piazza Castello, gioiello dell’architettura barocca. La chiesa , si presenta curiosamente senza una facciata decorata e, nulla lascerebbe intuire la presenza di un edificio religioso, ma oltrepassata la cappella di ingresso abbiamo ammirato lo spazio sapientemente progettato da Guarino Guarini tra il 1667-1679, con la stupefacente cupola ottagonale ad archi intrecciati e l’interno preziosamente decorato con marmi policromi.

 

 

 

Il pomeriggio è continuato con la visita a Villa della Regina, seicentesca dimora reale, situata nella prima collina, dalla quale si può godere di un suggestivo panorama sulla città dalla quale ergono l'imponente Mole Antonelliana e il nuovo Grattacielo Intesasanpaolo. La Villa costruita all’inizio del Seicento, fu concepita come residenza di campagna con annessi vigneti. Le regine sabaude che vi abitarono nel Settecento diedero alla residenza l’impronta sontuosa e raffinata che abbiamo potuto ammirare grazie all'intesa attività di recupero e restauro avvenuto a partire dal 1994 e proseguito per oltre dieci anni. Al Piano nobile abbiamo visitato il grandioso salone centrale con le straordinarie scenografie di Giuseppe Dallamano, i dipinti di Corrado Giaquinto e Giovan Battista Crosato e gli Appartamenti Reali riccamente decorati, secondo il gusto settecentesco per le arti preziose e per l’esotismo. Il recupero del complesso ha riguardato anche i giardini e sopratutto le vigne reimpiantate nel 2004 dalle quali si ricava la DOC Freisa di Chieri “Vigna Villa della Regina” primo e unico vino di Torino L’iniziativa è stata molto apprezzata da tutti i partecipanti e già si pensa a nuova destinazione e a un‘altra mostra da visitare.

 

 

 

 

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