Domenica 22 gennaio 2017 andiamo insieme a Torino a visitare la mostra di Toulouse-Latrec a Palazzo Chiablese e a visitare la splendida e fresca di restauro Villa della Regina. 

Escursione organizzata dal "Cantiere Cultura" di Castelnuovo Scrivia, visiteremo la mostra a Palazzo Chiablese dedicata a Toulouse-Lautrec e la Villa della Regina appena restaurata.

La quota di partecipazione è di 40 euro da versare al momento dell'iscrizione e comprende viaggio A/R in pullman Gran Turismo, ingresso alla mostra con visita guidata ed ingresso a Villa della Regina con accompagnatore.

Il pranzo è libero e non compreso. 

Info e prenotazioni entro il 16 Dicembre 2016 presso la Biblioteca Comunale "Pier Angelo Soldini". Tel 0131 826754; Email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;

 

Come nasce l'idea di questa gita

Alcune amiche ci  hanno ricordato che nell'ambito dell’offerta già molto varia di viaggi e gite organizzati da comitati ed associazioni presenti nel nostro paese, manca da qualche tempo, un’escursione ad orientamento artistico culturale, e di quanto sarebbe bello per il nuovo Cantiere Cultura di Castelnuovo Scrivia riprendere questo tipo di iniziativa.

Detto fatto": si pensa ad una domenica di fine gennaio, quando l’aria è ancora fresca ma il sole incomincia a tramontare un po’ più tardi; ad una città vicina, ma ai piedi delle Alpi, antica e moderna, ricca di cultura, arte e storia ma anche golosa; ad una mostra che già dai primi giorni di apertura ha registrato record di ingressi e infine ad una residenza reale…e voitla'!

Cosa vedremo

In mattinata si procederà alla visita guidata della mostra. A palazzo Chiablese sono esposte 170 opere del celebre l’artista francese, considerato il più grande creatore di manifesti e stampe tra il XIX e XX Secolo, in arrivo dalla collezione dell’Herakleidon Museum di Atene.

Rampollo di un’antica famiglia aristocratica del sud della Francia, nonostante i limiti fisici, dovuti ad una malattia genetica che lo ha condizionato sin da bambino causandogli problemi di crescita e di parola, Toulouse-Lautrec riuscì ad inserirsi nel mondo libero e bohémien degli artisti e degli spettacoli parigini.

I caffè-concerto e i cabaret, principali luoghi della vita notturna parigina di fine secolo nel quartiere di Montmatre, diventarono il suo rifugio prediletto, fornendogli i temi principali della sua arte. Nel giro di poco tempo divenne uno degli illustratori e disegnatori più richiesti di Parigi, a cui vennero commissionati manifesti pubblicitari per le rappresentazioni teatrali, i balletti e gli spettacoli, oltre che illustrazioni d’importanti riviste dell’epoca, come la satirica Le Rire.

In mostra Litografie a colori, manifesti pubblicitari, disegni, grafiche promozionali e illustrazioni articolati in dieci sezioni: le prime 4 sono dedicate alle Notti parigine, a seguire le stanze dedicate ai Cavalli, animali amati e dipinti da Lautrec, I disegni, Le collaborazioni editoriali, Gli amici intellettuali.

L'allestimento originale è arricchito anche da alcuni tavolini da bistrot che insieme ai colori e alle immagini sono capaci di riportarci in un batter d’occhio in un caffè parigino di fine Ottocento, tra un bicchierino di assenzio e uno spettacolo di can can, ma anche di accompagnarci nella vita complessa di questo grande autore.

Nel pomeriggio si visiterà Villa della Regina straordinario gioiello di architettura barocca posto a pochi passi dal centro della città. Il complesso di vigna e giardini fu costruito sulla collina torinese sul modello delle ville romane dal principe cardinale Maurizio di Savoia, figlio del duca Carlo Emanuele I ad inizio Seicento.

Nel 1657 la moglie Lodovica ne amplia fabbricati e giardini, aggiornando decorazioni e arredi.

Nel 1692 la Vigna passa ad Anna d'Orleans, moglie di Vittorio Amedeo II, che dispone, in quella che ormai sarà chiamata Villa della Regina, importanti interventi. Con la guida di Filippo Juvarra, e poi di Giovanni Pietro Baroni di Tavigliano, si ridefiniscono spazi e rapporti con il giardino, l'arredo e le decorazioni seicentesche con il coinvolgimento dei grandi artisti all'opera nei cantieri regi della capitale del regno., mantenuta fin dal progetto iniziale, di vigna, poi villa con i padiglioni aulici, le grotte, i giochi d'acqua nei giardini e nel parco e le zone di servizio ed agricole, fu conservata anche con la perdita di funzione e il passaggio nel 1868 all'Istituto per le Figlie dei Militari (ente soppresso nel 1975).

La mancata manutenzione del delicato equilibrio fra costruito e giardini, seguita da graduale abbandono, parziali smembramenti, danni di guerra ed interventi impropri, hanno nel novecento compromesso lo straordinario complesso con un degrado prossimo al collasso. Dal momento della consegna all’allora Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici del Piemonte nel 1994 i restauri realizzati con fondi statali, di enti e privati, hanno ristabilito la situazione conservativa e la stretta connessione del Compendio di Villa della Regina con la Città, di cui, dall’inizio del Seicento, costituisce il fondale scenografico oltre il Po, consentendone la riapertura al pubblico dal 2006.

All'interno della residenza si trovano affreschi e quadri di Giovanni Battista Crosato Daniel Seiter e Corrado Giaquinto, posti nel grande salone principale. Nelle sale adiacenti sono notevoli i quattro Gabinetti Cinesi in raffinato legno laccato e dorato. Gran parte degli stucchi, fra i quali le decorazioni dell'anticamera con soffitto verde e della sala di Anna Maria di Orléans, sono opera di Pietro Somazzi.

 

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