Sabato 14 gennaio 2017 nelle splendide sale del Castello Podestarile di Castelnuovo Scrivia ha avuto corso il secondo appuntamento della rassegna musicale "Lo strumento e la sua voce". Questa giornata d'arte ha visto cimentarsi i maestri liutai Alessio Bertucci, nostro concittadino, e Federico Gabrielli con i musicisti dell'Ensemble Estudiantina Mandolinistica Vogherese che hanno regalato ai tanti partecipanti ore di cultura, musica e allegria con assoluta maestria. Continua a leggere, potrai ascoltare anche i brani che ci hanno deliziati dal vivo...

Cristina Pleba e Rita Corino

Per tutta la giornata di sabato, i maestri liutai Alessio Bertucci e Federico Gabrielli hanno esposto alcuni dei loro lavori artigianali tra cui mandolini di diversa foggia, chitarre estremamente originali e gli attrezzi del mestiere con cui gli artigiani lavorano per creare strumenti unici e caratteristici. La giornata di sabato è stata occasione anche per i più giovani per poter comprendere un mestiere di cui conosciamo poco in cui i maestri liutai hanno spiegato passo passo il processo di creazione dei loro prodotti.

 Vi raccontiamo il laboratorio della giornata di sabato con una speciale fotocronoca commentata da Alessio Bertucci.

In alto: mandolino bresciano barocco, copia da François Lupot, Stoccarda, 1760. Guscio composto da 15 doghe di noce, intercalate con filetti di acero. Tavola armonica di abete rosso della Val di Fiemme. Ponticello di pero. Manico e paletta in pezzo unico di acero tinto nero. Piroli di bosso. Tastiera di ebano con filettatura esterna di osso. Scudo sul falcetto di madreperla. Al centro: mandolino a sei ordini romano, copia da Gaspar Ferrari, Roma, 1777. Guscio composto da doghe in noce, intercalate da filetti di acero. Tavola armonica di abete rosso della Val di Fiemme. Ponticello in noce. Manico e paletta in tiglio impiallacciati in noce. Piroli in palissandro. Tastiera e copripaletta in noce e osso. Intarsi in madreperla. Rosetta in pergamena. Al centro: arciliuto ispirato a Luc Breton in fase di costruzione. Il guscio è composto da 13 doghe in palissandro intercalate da filetti in acero. Il manico è in abete rosso; in seguito verrà impiallacciato in ebano. In alto a destra: forma utilizzata per costruire il guscio di un mandolino bresciano barocco François Lupot.
Da sinistra a destra: paletta per liuto cantabile in mogano con copripaletta in palissandro e ebano; manico in acero marezzato per liuto cantabile (si nota l'innesto a V per la paletta e la barra filettata per unirlo al guscio); forma per la costruzione del guscio di un liuto cantabile modello DF Federico Gabrielli (i fori servono in fase di lavorazione per posizionare i morsetti per incollare le fasce alle controfasce). La cigar box guitar è uno strumento musicale rudimentale costruito con mezzi di fortuna, come le scatole di sigari, dai braccianti afroamericani negli stati meridionali degli USA agli inizi del 1800. Esistono parecchie varianti dello strumento dipendenti per lo più dai mezzi che si riuscivano a reperire per la costruzione. Queste hanno il corpo ricavato da scatole di metallo e per le cordiere sono state utilizzate delle forchette. I manici, in legno, sono stati realizzati con scarti di lavorazione di altri strumenti. Le due cigar box laterali hanno la tastiera in palissandro con intarsi in ebano e osso, quella centrale in ebano makassar con intarsi in acero e bois de rose.
Chitarra resofonica modello Alessio Bertucci. Il corpo è in noce europeo scavato. Il top è in acero quilted con filetti in noce. Il risonatore e il ponte sono modello spider. Il manico è in acero marezzato. La tastiera è in ebano makassar con dot in madreperla e abalone e binding in acero. Il copripaletta è in noce marezzato con intarsio in madreperla. La chitarra monta un pick up p-90 MAMA e meccaniche Rubner. Banjo basso “Mega banjo”. Lo strumento è stato costruito utilizzando materiale di recupero: la cassa è ricavata da un timpano da batteria, la cordiera da una lastra di metallo. Il manico è in mogano. La tastiera è in palissandro con intarsi in acero e bois de rose. Il ponticello è in acero e ebano.
Gli studenti, accompagnati sabato in castello dall'insegnante, ascoltano le spiegazioni di Alessio Bertucci Gli studenti, accompagnati sabato in castello dall'insegnante, ascoltano le spiegazioni di Federico Gabrielli



Infine Alessio ci mostra come dopo aver recuperato una ricetta antica, usa una vernice autoprodotta composta da olio di lino cotto e ambra del Baltico. Questa vernice è stata preparata seguendo una ricetta del 1500 e, a differenza delle vernici sintetiche odierne, non ha sostanze volatili tossiche.

 

La giornata si è conclusa con il concerto dell'Orchestra Mandolinistica Estudiantina Vogherese formata dai musicisti Giorgio Pertusi mandolino primo, il castelnovese Eros Zanella mandola tenore, Federico Lisandria chitarra e Giacomo Lampugnani contrabbasso, che hanno interpretato "Melodie napoletane e suggestioni classiche". L’orchestra a plettro, fondata nel 1947 e ricostituita nel 2001, vanta il primato della più longeva realtà orchestrale presente nel panorama musicale vogherese e, considerando i gruppi organizzati di mandolinisti già attivi alla metà del XIX secolo, l'Estudiantina si colloca a pieno titolo nella tradizione di questi strumenti che contribuiscono a divulgare la musica recuperando sonorità antiche. La serata ha avuto inizio con il saluto del coordinatore del Gruppo Cantiere Cultura Silvio Maniezzo e dei maestri liutai Federico Gabrielli e Alessio Bertucci i quali hanno brevemente raccontato l’esperienza vissuta con i bambini e i ragazzi del laboratorio. Ed ecco, finalmente, il concerto dei Solisti dell’Orchestra Mandolinistica Estudiantina Vogherese accompagnati dal soprano Elisabeth Nosotti e presentato dalla Signora Livia Paglia membro della Società Mandolinistica. La ricerca e l’approfondimento degli aspetti non solo musicali ma culturali è evidente e spazia per l’intera penisola italiana, lambendo le coste più meridionali del Mediterraneo fino a giungere in Medio Oriente, spazia nel tempo partendo da fine ‘800 fino alla prima metà del ‘900 e nel genere: dalla Canzone Napoletana nella sua accezione più alta e colta al melodramma così caro ai castelnovesi. Il repertorio napoletano “I te vurria vasa”, “Torna a Surriento”, “Core ingrato”, per citare solo alcuni dei brani più famosi magistralmente interpretati dal Soprano Elisabeth Nosotti, ci rimanda al sole di Capri, a Sorrento, a Napoli, al mare, ai profumi degli agrumi, ai colori del Sud, a canzoni apparentemente “leggere” dove le vite si intrecciano, gli amori sono struggenti e tormentati, a melodie che diventano panacea, anche solo per pochi istanti, a vite fatte di povertà e fatica in un’Italia devastata da due guerre. Suoni antichi che rievocano musiche ed influenze mediterranee, per molto tempo dimenticate ma questa sera prepotentemente e piacevolmente riaffiorate alle nostre memorie. Il concerto prosegue con un omaggio particolare al maestro Lorenzo Torti presente in sala, ricordato tra i fondatori dell’Orchestra Mandolinistica ed al castelnovese Avvocato De Angelis che compose alla fine del 1800 il divertente brano “Oh mamà che pastiss”. La seconda parte è dedicata al melodramma con le romanze “O mio babbino caro” tratta dall’opera di Giacomo Puccini “Gianni Schicchi” ed “Intermezzo” dall’Opera “Cavalleria Rusticana” di Pietro Mascagni che hanno commosso il pubblico affascinato da un’inedita versione mandolinistica di alcuni dei più famosi brani dell’Opera italiana. Infine, i due bis richiesti da uno scroscio di applausi: un’ultima canzone napoletana ed un viaggio nella terra d’Israele con un inno alla gioia “Hava Nagila” ispirata ad una melodia popolare ucraina e scritta dal musicologo lettone Abraham Zevi Idelsohn. Il concerto è finito ma rimangono il calore, i profumi del Mediterraneo e le piacevoli sensazioni di armonie e sonorità solo apparentemente lontane che hanno contribuito ad arricchire il nostro già immenso patrimonio di tradizioni musicali e culturali.

Clicca sulle immagini per ascoltare due brani del concerto.

 

 

 

PRESENTAZIONE di Alessio Bertucci, maestro liutaio che ha tenuto il laboratorio.

Alessio Bertucci dopo il liceo scientifico, si iscrive a Tecnologie per la conservazione e il restauro dei beni culturali presso l’Università di Bologna (distaccamento di Ravenna) conseguendo la laurea nel 2008 con una tesi sullo studio, tramite la TAC, di un contrabbasso conservato presso il Museo del Conservatorio di Firenze. Ha lavorato per diversi anni presso il laboratorio “Gabba antichità” di Tortona (AL), restaurando opere d’arte, in particolare dipinti e sculture lignee, e perfezionando le sue competenze tecniche. La riscoperta negli ultimi anni del materiale su cui preferiva lavorare, il legno, gli consente di unire la passione per la musica e gli strumenti musicali con le sue abilità artigianali, decidendo di iscriversi alla Civica Scuola di Liuteria di Milano. Sotto la guida di maestri liutai, ha imparato a costruire strumenti a pizzico e, dopo un anno di tirocinio presso il maestro Federico Gabrielli, ha terminato la scuola nel 2015. Alcune sue cigar box guitar sono state esposte presso il padiglione della Repubblica della Liberia alla XXI Triennale di Milano.

PRESENTAZIONE di Federico Gabrielli, maestro liutaio che ha tenuto il laboratorio di liuteria sabato mattina e pomeriggio.

Dopo gli studi superiori, ho conseguito i diplomi di Operatore Liutario e di Conservatore dei Beni Liutari al termine del corso quadriennale presso la Civica Scuola di Liuteria di Milano, sotto la guida dei Maestri Tiziano Rizzi, Lorenzo Lippi e Gabriele Negri. Dal 1983 lavoro a Milano dedicandomi alla costruzione e al restauro di strumenti a pizzico, in particolare mandolini. Costruisco sia strumenti moderni, sia copie di strumenti antichi basandomi su studi organologici e rilievi di strumenti originali: mandolini e chitarre del periodo barocco e dell'Ottocento. Eseguo ricostruzioni di strumenti particolari su commissione. Opero restauri per committenti pubblici e privati. Federico è titolare del sito www.mandolino.it in cui descrive dettagliatamente la sua arte.

PRESENTAZIONE dei Solisti dell’Orchestra Mandolinistica Estudiantina Vogherese.

La Società Mandolinistica Estudiantina Vogherese, della quale fa parte l’Orchestra di strumenti a plettro, rappresenta dal 1947 una significativa realtà culturale della zona il cui scopo principale è quello di divulgare la musica, recuperando le sonorità di strumenti che evocano la nostra tradizione, in particolare i mandolini. L’Orchestra ha al suo attivo, oltre al ragguardevole successo ottenuto in numerosi concerti, anche la pubblicazione di due CD “Armonie Mediterranee” nel 2006 e “Melodie Napoletane” nel 2012.

Al suo interno è andata a costituirsi una formazione musicale di “SOLISTI” composto da:

- Giorgio PERTUSI - mandolino primo

- Giancarlo RISI - mandolino secondo

- Eros ZANELLA - mandola tenore

- Federico LISANDRIA - chitarra

- Giacomo LAMPUGNANI - contrabbasso

- Elisabeth NOSOTTI - soprano

- Marco RAIMONDI – baritono

I musicisti, alcuni dei quali diplomati presso i Conservatori di Alessandria, di Piacenza e di Padova, altri provenienti dalla frequenza presso istituzioni o altri contesti in ambito musicale, possiedono una vasta esperienza acquisita negli anni svolgendo sia attività di concertista che quella di componente in diverse formazioni. Il repertorio che li contraddistingue è molto vasto e comprende brani lirici, trascritti ed adattati alla musicalità degli strumenti a plettro, melodie napoletane classiche di fine ottocento inizio novecento e musiche etniche.

Brevi note sui “Solisti”

Giorgio PERTUSI (mandolino primo) Già giovanissimo entra a far parte dell’Orchestra Mandolinistica Estudiantina Vogherese. Ha conseguito il diploma di violino al Conservatorio “Vivaldi” di Alessandria e il diploma di mandolino al Conservatorio “Pollini” di Padova. Ha svolto e svolge attività concertistica collaborando con orchestre di livello nazionale ed internazionale quali: Filarmonica Teatro La Scala, Orquestra Regional do Norte (Portugal), I Pomeriggi Musicali, Filarmonica giovanile del Teatro “Carlo Felice” di Genova. Attualmente è componente dei Solisti Lombardi e primo violino dell'orchestra AMI (Associazione Mozart Italia) di Torino.

Giancarlo RISI (mandolino secondo) Da sempre appassionato di musica si afferma in diverse occasioni come fisarmonicista, chitarrista e mandolinista. Componente della Società Mandolinistica Estudiantina Vogherese da oltre una decina d’anni si occupa dell’informatizzazione del consistente archivio musicale dell’Orchestra della quale è stato strumentista nella sezione dei mandolini primi. Da qualche anno, come “mandolino secondo” fa parte dei “Solisti dell’Orchestra Mandolinistica Estudiantina Vogherese”, nato dalla prima più ampia formazione.

Eros ZANELLA (mandola tenore) Compie gli studi musicali presso l’Accademia “Lorenzo Perosi” di Tortona (AL) acquisendo competenze strumentali nella chitarra classica, che lo hanno portato ad esibirsi in numerose manifestazioni culturali sia come solista che come componente di gruppi organicamente diversi.. Autodidatta della mandola e sotto la sapiente direzione didattica del M° Giorgio Pertusi è componente da oltre dieci anni dell’Orchestra Mandolinistica Estudiantina Vogherese e della formazione dei “Solisti” che ne deriva, esprimendosi attraverso il caldo suono della mandola tenore costruita nel 1929 dal liutaio napoletano Giovanni Kasermann. Come bassista fa parte di una Band che interpreta un repertorio blues/melodico in chiave dialettale lombardo/piemontese.

Federico LISANDRIA (chitarra) Diplomato in chitarra classica con il massimo dei voti presso il Conservatorio di Musica ‘G. Nicolini’ di Piacenza e successivamente conseguito il master biennale di chitarra con 110 e lode. Vincitore di concorsi e borse di studio, svolge frequente attività concertistica in veste di solista e in formazioni cameristiche. Fa parte della Chitarrorchestra ‘Città di Voghera’ e nell’ambito della stessa svolge attività musicale e didattica. Docente di chitarra classica presso la scuola media svolge attività didattica anche in collaborazione con il Conservatorio di Piacenza. Ha fondato e dirige la Piccola Orchestra Chitarrinsieme, composta da giovani chitarristi di 13-15 anni. Da più di un anno fa parte dell’organico dei “Solisti” dell’Orchestra Mandolinistica Estudiamntina Vogherese

Giacomo LAMPUGNANI (contrabbasso) Docente di basso con svariate esperienze musicali in formazioni blues, rock, pop, musica sudamericana e reggae. Ha frequentato corsi di armonia jazz dedicandosi a studi sulla tecnica strumentale e l’improvvisazione, studi classici e studio del contrabbasso jazz. Dal 1986 svolge attività concertistica in diverse formazioni ed ha al suo attivo, con famosi musicisti, molte collaborazioni in Italia ed all’estero. Ha partecipato come musicista a trasmissioni televisive e alla realizzazione di diversi CD. Dal 1988 è docente presso l’accademia di musica NAM di Tullio De Piscopo di Milano. Dal 1991 è docente presso la civica scuola musicale di Voghera. Tuttora collabora con i “Solisti” dell’Orchestra Mandolinistica Estudiantina Vogherese e lavora principalmente in formazioni jazzistiche.

Elisabeth NOSOTTI (soprano) Ha studiato tecnica di canto lirico ed ha partecipato ad alcuni seminari formativi del bel canto. Fa parte dell’Associazione Musicale “Audite Nova” di Voghera e con il relativo Gruppo ha partecipato a numerosi concerti in diverse città italiane e straniere. In svariate località del territorio lombardo si esibisce anche come solista o con altri cantanti in manifestazioni che coinvolgono generi musicali diversi (dalla lirica, all’operetta, alle romanze e le canzoni del primo novecento, alla canzone classica napoletana), Dal 2014 collabora stabilmente con i “Solisti” dell’Orchestra Mandolinistica Estudiantina Vogherese

Marco RAIMONDI (baritono) Diplomato in Canto Lirico nel 1998 presso il Conservatorio “Antonio Vivaldi” di Alessandria dove è stato, nel corso degli studi, anche componente del Coro da Camera, ha svolto dal 1999 al 2004 intensa attività concertistica come corista (As.Li.Co., Teatro Regio di Torino, Teatro Carlo Felice di Genova) nelle opere : Ballo in Maschera, Turandot, Lohengrin, Nabucco, I racconti di Hoffmann, ecc.. Collabora con l'Ars Cantica di Marco Berrini con presenza ai concerti ad Aosta, Parigi, Novara, Festival di Stresa e dal 2016 è componente dei “Solisti” dell’Orchestra Mandolinistica Estudiantina Vogherese.

 

 

 

 

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